Addio Carrito. La storia dell’orso investito da un’auto

Vi raccontiamo la storia di Juan Carrito, l’orso bruno marsicano morto il 23 gennaio 2023 su una strada che conduce al cimitero di Castel di Sangro, nell’Aquilano d’alta quota, dove un’auto lo ha travolto. Diventato famoso per le sue scorribande alla ricerca di cibo nei paesi dentro e fuori dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, è un esemplare di 150 chili, uno dei quattro cuccioli gemelli di mamma Amarena, nato nel Parco nazionale quattro anni fa.

La storia del plantigrado, un orso confidente e fin troppo abituato alla presenza dell’uomo, narrata da Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Catturato più di un anno fa e spostato sulle pendici boscose della Maiella, l’animale tornato libero era rientrato in breve nella zona che già conosceva. Intorno al collo, così da non perderne le tracce, aveva un collare con gps.
In base ai recenti censimenti, sono rimasti poco più di 50 esemplari di questa specie; attraverso i progetti dell’Unione europea, l’impegno era di raddoppiare l’area della specie e il numero di individui presenti entro il 2050.

“Ho appreso con grande dolore la notizia dell’investimento mortale di Juan Carrito, l’orso marsicano più famoso e amato d’Abruzzo”, commenta il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “La sua perdita rattrista non solo l’Abruzzo ma il mondo intero che ha scoperto l’Abruzzo e la bellezza degli orsi attraverso i numerosi video che lo ritraevano sin da cucciolo con i suoi fratelli e l’orsa Amarena”.

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