“Non so con quali armi si combatterà la Terza guerra mondiale, ma la Quarta sì: con bastoni e pietre”. (Albert Einstein).
Con l’espressione Guerra fredda si indica la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947, tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla Seconda Guerra mondiale: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Si giunse alla divisione dell’Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti e gli altri membri della NATO), Oriente (l’Unione Sovietica e i membri del Patto di Varsavia) e in seguito il terzo blocco dei Paesi non allineati. Si trattò sostanzialmente della contrapposizione tra due grandi ideologie politico-economiche: la democrazia-capitalista da una parte e il socialismo reale-comunismo dall’altro.
Per Storiainpodcast, la Professoressa Sara Lorenzini descrive le tensioni di quei lunghissimi e tesissimi anni, dedicando particolare attenzione al periodo della distensione e alle conseguenze che tale scontro andò a generare: dai processi di decolonizzazione alla nascita di un vero e proprio ambientalismo globale.
Sara Lorenzini è Professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Ha scritto diverse opere, tra cui “Una strana guerra fredda. Lo sviluppo e le relazioni Nord-Sud”.
- La Guerra fredda: aspetti economici, NATO e Patto di Varsavia (Prima parte).
- Evolversi e fine della Guerra fredda (Seconda parte).
A cura di Deborah Natale.