La Legione straniera, corpo militare dell’esercito francese, fondato nel 1831 dal re Luigi Filippo, ha sempre infiammato la fantasia delle giovani generazioni, attratte dalla leggenda che la circondava, interessate dal mistero che l’avvolgeva, affascinate dalle prospettive che schiudeva: la possibilità di una nuova identità, una nuova vita, un nuovo futuro, di avventure e viaggi in luoghi esotici. Nell’immaginario collettivo il legionario era un uomo che fuggiva da qualcuno o da qualcosa o che aveva conti con la giustizia da regolare o un amore sfortunato da dimenticare.
Il diplomatico Domenico Vecchioni racconta per Storiainpodcast la storia di un corpo diventato leggenda. Entrando nella Legione, il volontario diventava un’altra persona, gli venivano cancellate tutte le sue colpe e le sue pene, aveva una nuova patria per cui combattere e morire, secondo il celebre motto: Legio Patria Nostra («La Legione è la nostra Patria»). La Legione di oggi è diventata un corpo d’élite altamente addestrato, che certo mantiene alcune regole, obblighi e consuetudini del passato, ma è paragonabile, quanto a livello d’addestramento e determinazione, al SAS britannico o al Navy Seal americano.
Domenico Vecchioni ha scritto per i tipi di Diarkos “Legione straniera. Storia, regole e personaggi”.