“Cittadini, la rivoluzione è fissata ai principi che l’hanno avviata, essa è conclusa”. (Napoleone Bonaparte).
La Rivoluzione francese fu il complesso degli eventi politici e sociali avvenuti in Francia tra il 1789 e il 1799, con la formazione della monarchia costituzionale e l’instaurazione della Repubblica, fino all’ascesa di Napoleone Bonaparte. Le sue principali conseguenze immediate furono: l’abolizione della monarchia assoluta capetingia e la rapida proclamazione della repubblica; l’eliminazione delle basi economiche e sociali dell’Ancien Régime, il sistema politico e sociale precedente, ritenuto colpevole della disuguaglianza e povertà dei suoi sudditi; la stesura della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, futuro fondamento delle costituzioni moderne. La Rivoluzione francese terminò con il periodo imperiale-napoleonico e poi la Restaurazione da parte dell’aristocrazia europea. E tuttavia, insieme a quella americana, segnò il declino dell’assolutismo e ispirò le successive rivoluzioni borghesi liberali e democratiche del XIX secolo, aprendo la strada a un nuovo sistema politico basato sul concetto di Stato di diritto o Stato liberale, in cui la borghesia diviene la classe dominante. Questo fu a sua volta la premessa per la nascita dei moderni stati democratici del XX secolo. Per Storiainpodcast Daniele Di Bartolomeo illustra una vicenda che in storiografia è lo spartiacque tra età moderna ed età contemporanea.
Daniele Di Bartolomeo è Dottore di ricerca di Storia Moderna presso l’Università di Teramo e autore di diverse opere, tra cui “Una storia in tempo reale. La Rivoluzione Francese raccontata dai suoi protagonisti, 1789-1796”.
- La Rivoluzione in movimento (Prima parte).
- Le tre tappe della Rivoluzione Francese (Seconda parte).
- Il futuro della Rivoluzione (Terza parte).
A cura di Deborah Natale.