Una preziosa copia degli Statuti dell’Ordine della Giarrettiera, il più antico ordine cavalleresco inglese, è ben conservata in un mazzo dell’Archivio di Stato di Torino, e sono la testimonianza di una delle tante possibili storie che, se realizzate, avrebbero cambiato – e non poco – la storia del nostro continente.
La preziosa copia manoscritta degli Statuti viene donata ad Emanuele Filiberto quando viene creato cavaliere, il 6 novembre 1554. Gli archivi inglesi conservano un elenco preciso dei gioielli e dei documenti inviati a Emanuele Filiberto: innanzitutto il grande collare dell’ordine, due pendenti con San Giorgio (protettore dell’Ordine), la Giarrettiera, il manto, la veste di velluto e, infine, gli Statuti dell’Ordine. La nomina però era solo la prima parte di una strategia politica più ampia, tessuta dall’imperatore Carlo V e dal ministro Antoine de Granvelle. Una strategia che mirava a portare il duca di Savoia se non sul trono inglese, almeno assai vicino ad esso.
Storieinpodcast pubblica la serie “L’impossibile e l’improbabile. Cinque storie di casa Savoia”, realizzata dall’Archivio di Stato di Torino, diretto da Stefano Benedetto. Che cosa è un archivio? Se ne possono dare tante definizioni ma per uno storico è un luogo in cui si raccolgono, si conservano, si tramandano tante, tantissime storie. Il semplice fatto però che una storia sia presente nei documenti d’un archivio non significa che sia vera. Gli archivi pullulano, infatti, di progetti mai realizzati, di racconti di fatti mai avvenuti, di storie tanto fantasiose da non esser credibili nemmeno per chi le ha scritte, di speranze mai divenute concrete, ma non per questo meno sentite.
Andrea Merlotti – storico, dirige il Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude – racconta per l’Archivio cinque storie di Casa Savoia, accompagnato dalle musiche di Marco Robino (Architorti).