La storia di Maria Adriana Prolo, pioniera del Cinema italiano

Maria Adriana Prolo, storica di formazione, cinefila e collezionista, ha fortemente contribuito alla salvaguardia e alla conservazione del patrimonio filmico in Italia fondando negli anni Cinquanta del ventesimo secolo il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Donna dotata di straordinarie capacità imprenditoriali, animata da una potente passione per l’universo cinematografico si è imposta nel panorama culturale del Novecento fondando anche il Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia a Romagnano Sesia.

Maria Adriana Prolo nasce in un piccolo paese del Piemonte nel 1908 da una famiglia colta e benestante. Sin da piccola raccoglie oggetti di ogni tipo, giocattoli o utensili esponendoli, non proprio a caso, ma secondo un suo personale criterio che li rendesse interessanti e accattivanti agli occhi di uno spettatore. Maria Adriana Prolo non nasce cinefila. Era una storica, ricercatrice, che laureatasi giovanissima inizia subito a lavorare nella Biblioteca Reale di Torino e a scrivere saggi sulla storia piemontese. Nelle sue ricerche, sul finire degli anni 30, si imbatte nelle riviste dedicate al cinema muto e scopre l’universo cinematografico intuendo immediatamente il ruolo svolto da Torino nella storia e nella diffusione del Cinema. Torino negli anni dieci è la Hollywood italiana, nel senso che qui nascono le più importanti case di produzione dell’epoca che attirano i più grandi artisti, registi, attori e operatori cinematografici. Prolo ben presto entra in contatto con loro, li frequenta e ne diventa amica. Sa che quel patrimonio rischia di andare disperso e avverte l’urgenza di tutelarlo e l’intenzione di fondare un museo del cinema diventerà il suo progetto di vita. L’8 giugno 1941 annota sulla sua agenda tre semplici parole che sanciscono l’inizio del suo impegno “Pensato il Museo”.

L’eccezionale vita di Maria Adriana Prolo in questo podcast realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino che ha la sua sede all’interno della Mole Antonelliana. Tra i più importanti al mondo per la ricchezza del patrimonio e la molteplicità delle sue attività scientifiche e divulgative, il Museo deve la sua unicità alla peculiarità dell’allestimento espositivo.

Il podcast è a cura di Paola Bortolaso, laureata in Storia della Filosofia all’Università di Torino, addetta alle collezioni in qualità di bibliotecaria e collaboratrice dell’Archivio Storico presso il Museo Nazionale del Cinema. Introduce Veronica Geraci (Responsabile Ufficio Stampa del Museo Nazionale del Cinema).

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